Continuità dei servizi elettronici: un obiettivo ancora lontano?

Dopo l’esame da parte del Consiglio degli Stati della «legge federale sui servizi d’identificazione elettronica», la situazione dovrebbe in teoria sbloccarsi. Il Consiglio nazionale si è espresso già in primavera a favore della ripartizione delle mansioni fra Stato e privati. In discussione, la possibilità che imprese private siano autorizzate a rilasciare un’identificazione elettronica (e-ID) contenente dati simili a quelli della carta d’identità stampata.

La e-ID semplificherà notevolmente procedure amministrative, votazioni, acquisti online e altre attività su Internet. Sarà possibile identificare l’utente in modo univoco e per i servizi digitali si potranno utilizzare sempre gli stessi dati. Il progetto di legge del Consiglio federale prevede che queste e-ID siano rilasciate da imprese private sotto la supervisione della Confederazione. La procedura di appianamento delle divergenze è prevista per l’imminente sessione autunnale. Ma si profila una forte opposizione. Gli avversari di questa soluzione hanno già annunciato il referendum, forti di un sondaggio pubblicato nel maggio 2019. Continuità dei servizi elettronici: un obiettivo ancora lontano? Dopo l’esame da parte del Consiglio degli Stati della «legge federale sui servizi d’identificazione elettronica», la situazione dovrebbe in teoria sbloccarsi. Il Consiglio nazionale si è espresso già in primavera a favore della ripartizione delle mansioni fra Stato e privati. In discussione, la possibilità che imprese private siano autorizzate a rilasciare un’identificazione elettronica (e-ID) contenente dati simili a quelli della carta d’identità stampata. Personalmente Matthias Samuel Jauslin, 57 anni, Wohlen (AG), politico militante per antonomasia. Anche da Consigliere nazionale è ogni giorno in viaggio per la sua ditta specializzata in impianti elettrici. È amministratore e azionista principale di un’azienda attiva nel settore degli impianti elettrici, della telematica e dell’automazione in cui sono impiegati oltre 30 dipendenti. Dal 2015 Matthias Samuel Jauslin è membro del Consiglio nazionale e della Commissione delle istituzioni politiche e nel prossimo ottobre si candida di nuovo per il Canton Argovia. Il risultato è stato molto chiaro: l’identità elettronica deve essere rilasciata unicamente dallo Stato, così si è espresso l’87 % degli intervistati. Questo esito è in contraddizione con le consultazioni sulla legge in corso in Parlamento. Non stupisce il fatto che in materia di protezione dei dati lo Stato goda di una maggiore fiducia delle imprese private. Le esperienze raccolte con gli ultimi progetti in campo informatico hanno dimostrato tuttavia che di fronte a questo tipo di complesse tematiche la Confederazione è in visibile difficoltà. Una collaborazione con i privati consentirebbe di affrontare i problemi tecnici in modo molto più mirato. Rifiutandola, la realizzazione di una e-ID verrebbe procrastinata di anni lasciando il campo libero a Google & Co. È incredibile constatare come in un Paese altrimenti così progredito come la Svizzera certe novità abbiano la vita dura. Naturalmente è lecito pretendere che i dati personali siano gestiti con prudenza. L’attuale progetto di legge pone pertanto esplicitamente l’accento sulla sicurezza e mantiene l’accesso ai dati di base nelle mani della Confederazione. Ciononostante ci si oppone a questa ripartizione delle mansioni, con il risultato di rimanere sempre più indietro. In quale forma la nostra professione ne risentirà, lo sapremo in futuro. Tuttavia temi come sistemi di notifica, certificati di sicurezza, disposizioni sulla protezione dei dati e corrispondenza elettronica sono di estrema attualità e reclamano formalmente l’adozione di riforme. Se per realizzare la premessa più importante, vale a dire la creazione di un’e-ID personale, questo è il buongiorno, aspetteremo altri anni prima di poter garantire la continuità dei servizi elettronici.

Personalmenten
Matthias Samuel Jauslin, 57 anni, Wohlen (AG), politico militante per antonomasia. Anche da Consigliere nazionale è ogni giorno in viaggio per la sua ditta specializzata in impianti elettrici. È amministratore e azionista principale di un’azienda attiva nel settore degli impianti elettrici, della telematica e dell’automazione in cui sono impiegati oltre 30 dipendenti. Dal 2015 Matthias Samuel Jauslin è membro del Consiglio nazionale e della Commissione delle istituzioni politiche e nel prossimo ottobre si candida di nuovo per il Canton Argovia.