Il Consiglio federale decide la soppressione dell’esenzione dall’imposta per gli autoveicoli elettrici
Dal 1° gennaio 2024 gli autoveicoli elettrici saranno assoggettati all’imposta sugli autoveicoli. Nella seduta dell’8 novembre 2023, il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione concernente la soppressione dell’esenzione dall’imposta per gli autoveicoli elettrici e ha approvato la modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli. In tal modo il Consiglio federale intende contrastare le perdite fiscali e garantire il conferimento a favore del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). L’imposizione degli autoveicoli elettrici è parte del piano di correzione per il bilancio dello Stato deciso dal Consiglio federale nella sua seduta del 25 gennaio 2023.
Sulla base della legge federale sull’imposizione degli autoveicoli, la Confederazione riscuote un’imposta del 4 per cento sugli autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci. Conformemente alla Costituzione federale, le entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli sono vincolate per il conferimento al FOSTRA. L’esenzione per gli autoveicoli elettrici si applica dall’introduzione dell’imposta sugli autoveicoli nel 1997. Con tale esenzione il Consiglio federale intendeva allora creare incentivi economici per lo sviluppo della mobilità elettrica.
Nel frattempo, con la crescita della mobilità elettrica la situazione è cambiata notevolmente: dal 2018 al 2022 il numero di autoveicoli elettrici importati annualmente è aumentato di quasi sei volte, passando da circa 8000 a oltre 45 000. Nel primo semestre del 2023 sono stati importati circa 30 400 autoveicoli elettrici. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quasi 18 300 autoveicoli), ciò corrisponde a un aumento di circa il 66 per cento. La quota di autoveicoli elettrici rispetto alle importazioni complessive ha raggiunto nel primo semestre del 2023 circa il 23 per cento (stesso periodo dell’anno precedente: ca. 16 %). Questo aumento ha comportato un consistente calo delle entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli: le perdite fiscali nel 2022 sono state di circa 78 milioni di franchi, mentre per il 2023 si prevedono perdite di circa 100–150 milioni di franchi. Mantenendo l’esenzione dall’imposta, le perdite fiscali stimate per il periodo dal 2024 al 2030 sarebbero ammontate a circa 2–3 miliardi di franchi. Il Consiglio federale contrasta tali perdite mediante l’assoggettamento dei veicoli elettrici all’imposta sugli autoveicoli.
Modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli
Con la soppressione dell’esenzione dall’imposta, dal 1° gennaio 2024 gli autoveicoli elettrici saranno assoggettati alla normale aliquota del 4 per cento prevista per gli autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci. L’imposta viene riscossa sul prezzo all’importazione e non sul prezzo di vendita finale degli autoveicoli. Stando a informazioni del settore, grazie alla continua riduzione dei costi di produzione degli autoveicoli elettrici, dal 2025 sarà raggiunta la parità di prezzo tra gli autoveicoli con sistema di propulsione fossile e quelli elettrici. In tal modo, anche in futuro sarà possibile realizzare un margine di profitto senza supplementi di prezzo per i consumatori e senza sussidi statali.
Parte del piano di correzione per il bilancio dello Stato
Nell’ambito della procedura di consultazione sulla modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli, che si è svolta dal 5 aprile al 12 luglio 2023, la netta maggioranza dei partecipanti si è espressa a favore della modifica. Circa un terzo dei partecipanti alla consultazione ha chiesto di posticipare l’entrata in vigore.
Secondo il Consiglio federale, l’esenzione dall’imposta quale strumento di promozione non è più necessaria, per via sia dell’aumento della quota degli autoveicoli elettrici rispetto alle importazioni complessive sia dell’allineamento dei prezzi. Inoltre, l’imposizione degli autoveicoli elettrici è parte del piano di correzione per il bilancio dello Stato deciso dal Consiglio federale nella sua seduta del 25 gennaio 2023. La futura imposizione degli autoveicoli elettrici ha un effetto positivo sull’intero bilancio della Confederazione: se il conferimento al FOSTRA delle entrate derivanti dall’imposta sugli autoveicoli aumenta nuovamente, il conferimento di quelle provenienti dall’imposta sugli oli minerali può essere temporaneamente ridotto. Così facendo, il bilancio viene sgravato di quasi 150 milioni di franchi all’anno.
Fonte: UDSC