Il Consiglio federale intende mantenere l’ipoteca degli artigiani e imprenditori
L’ipoteca degli artigiani e imprenditori protegge gli artigiani e i subappaltatori da eventuali mancati pagamenti, ma può comportare determinati rischi per i proprietari di fondi. Su mandato del Parlamento, il Consiglio federale ha quindi esaminato le possibilità di adeguare il diritto vigente a favore dei proprietari di fondi. Nel suo rapporto del 13 agosto 2025 è giunto alla conclusione che tutte le soluzioni esaminate finirebbero per rendere meno praticabile l’ipoteca degli artigiani e imprenditori, senza eliminare i rischi per i proprietari di fondi. Rinuncia pertanto ad adeguare le disposizioni vigenti.
L’ipoteca degli artigiani e imprenditori tutela entrambe le categorie dal mancato pagamento delle loro fatture: ad esempio, un artigiano che non viene pagato per un armadio a muro che ha costruito in un’abitazione può far iscrivere nel registro fondiario un diritto di pegno sul fondo in questione, che funge quindi da garanzia per la fattura non ancora saldata.
Ciò comporta tuttavia determinati rischi per il proprietario del fondo, ad esempio se incarica un impresario costruttore di dirigere i lavori confidando che paghi le fatture dei singoli artigiani (i cosiddetti subappaltatori). Se tuttavia non vengono pagati, questi ultimi possono, su loro richiesta, far iscrivere un diritto di pegno sul fondo in questione. Ne hanno diritto anche se il proprietario del fondo ha già versato a chi dirige i lavori i mezzi per saldare le fatture dei subappaltatori, ma quest’ultimo non lo fa; oppure se il proprietario del fondo non era a conoscenza dei subappaltatori o non aveva acconsentito a ricorrervi. Il postulato 19.4638 Caroni incarica pertanto il Consiglio federale di esaminare possibili adeguamenti dell’ipoteca degli artigiani e imprenditori per ridurre il rischio per i proprietari di fondi.
Scarsa praticabilità delle proposte di soluzione esaminate
In linea di massima, anche il Consiglio federale considera il ricorso a subappaltatori attualmente poco trasparente. Nel rapporto adottato nella seduta del 13 agosto 2025 ha esaminato diverse proposte di adeguamento avanzate dal mondo politico e scientifico. Ha ad esempio vagliato la possibilità di introdurre un obbligo d’informazione per i subappaltatori come pure la proposta di obbligare chi dirige i lavori a prestare una garanzia al proprietario del fondo quando fa capo a subappaltatori.
Dopo una verifica minuziosa, il Consiglio federale giunge tuttavia alla conclusione che le soluzioni esaminate non migliorerebbero il diritto vigente, anzi, comporterebbero diversi svantaggi, soprattutto per gli artigiani. Per di più, renderebbero molto più complessa l’ipoteca degli artigiani e imprenditori, senza tuttavia ridurre in maniera efficace i rischi per i proprietari di fondi. Il Consiglio federale rileva inoltre che i proprietari di fondi possono già limitare eventuali rischi con accordi contrattuali o pagamenti diretti ai subappaltatori. Nel suo rapporto giunge pertanto alla conclusione che al momento non è opportuno adeguare l’ipoteca degli artigiani e imprenditori a favore dei proprietari di fondi.