I fornitori di energia elettrica come concorrenti

Il fatto che le aziende di fornitrici di energia elettrica si immischino nell’attività di installazione è da molti percepito come un fastidio. Purtroppo però la Confederazione ha molte difficoltà a regolamenta-re tali strutture consolidate. Sarebbe più utile mettere in discussione la strategia del proprietario. È compito della mano pubblica offrire installazioni elettriche? In qualità di cittadini, «comproprietari» e clienti potremmo esercitare un influsso diretto.

Con l’interpellanza 16.3417, un consigliere nazionale vallesano ha chiesto informazioni sul comportamento di mercato delle aziende forni-trici di elettricità statali o vicine alla Confederazione che si immischiano anche nel settore delle installazioni elettriche. L’autore dell’interpellanza ha accusato tali aziende di dumping salariale e chiedeva al Consiglio federale di spiegare come viene garantito che tali aziende soddisfino le stesse condizioni come le PMI private. Egli sospetta che tale comporta-mento di mercato derivi dalla percentuale troppo bassa di collaboratori specializzati rispetto al restante personale addetto all’installazione. An-che il Consiglio federale, nella sua risposta, si limita alla rispettiva di-sposizione dell’OIBT. Egli sottolinea che è sufficiente che le aziende abbiano uno/una specialista in qualità di tecnico responsabile su 20 dipendenti per ottenere l’autorizzazione generale di installazione. Dopo la concessione dell’autorizzazione da parte dell’ESTI, i titolari dell’autorizzazione sono gli unici responsabili del rispetto delle disposi-zioni di legge. Secondo il Consiglio federale però, l’ESTI non effettua controlli regolari per verificare che le premesse dell'autorizzazione siano ancora soddisfatte.

È quindi questo il problema della politica dei prezzi aggressiva delle aziende di proprietà della mano pubblica? Non penso. Anche le PMI private dichiarano di faticare sempre di più a trovare sufficiente persona-le specializzato. Se noi imprenditori non motiviamo le prossime genera-zioni a partecipare a esami di specializzazione di livello superiore esiste-rà sempre una carenza di personale.

Il problema della politica dei prezzi aggressiva delle aziende di installa-zione fonda su basi completamente diverse: il sovvenzionamento tra-sversale indiretto. Per quanto si assicuri ogni volta che i costi siano sud-divisi in maniera pulita, personalmente sostengo che questa precisione nella delimitazione non sia affatto possibile. Costi come ad esempio affitti, marketing, informatica e amministrazione sono una massa mano-vrabile che può essere riassegnata così da ottenere i risultati previsti. Ecco che così le attività in perdita delle installazioni elettriche calano con grande clamore. Ma questo problema non può essere risolto a livello federale. Qui la responsabilità è dei CEO ben pagati. Ma anche i proprie-tari potrebbero influire miratamente sulla strategia del proprietario. La domanda è quindi: vogliamo che le aziende fornitrici di energia elettrica concorrano con gli installatori? La riposta è nelle nostre mani in qualità di cittadini e clienti.

Matthias Samuel Jauslin, 56, di Wohlen AG, politico militante per antonomasia. Nonostante sia consigliere nazionale, ogni giorno è in prima linea per la sua ditta, specializzata in impianti elettrici, telematica e automazione e con 30 dipendenti all’attivo, di cui è direttore e azionista principale. Dal 2015 è membro del Consiglio nazionale e della Commissione delle istituzioni politiche.