Sicurezza nel lavoro in solitudine

Lo sviluppo tecnico e la progressiva automazione fanno sì che ci sia sempre più lavoro in solitudine. Questo vale anche per l'ambito dei servizi. Tuttavia, esso dovrebbe essere disposto solo nel caso in cui, in caso d'emergenza, i soccorsi possano essere prestati in tempo.    

Secondo la CFSL, il lavoro in solitudine costituisce un pericolo particolare. Le persone che lavorano da sole, ovvero che lavorano fuori portata visiva e uditiva di altre persone, corrono un rischio maggiore di commettere irregolarità. Inoltre c'è il rischio che non si riceva aiuto tempestivo dopo un infortunio o una situazione critica. Per questo motivo il lavoro in solitudine è proibito per tutti i lavori dove una ferita richieda assistenza immediata di una seconda persona. Secondo l'art. 22, cpv. 3 OIBT, per esempio, è vietato lavorare da soli sugli impianti elettrici sotto tensione. Tuttavia, anche quando è permesso, bisogna osservare dei punti importanti.

I datori di lavoro possono impiegare solo persone mentalmente, fisicamente e intellettualmente idonee ad eseguire i lavori in solitudine. Deve essere garantito che i soccorsi possano essere richiesti e prestati in tempo utile in caso d'emergenza. I lavoratori devono ricevere istruzioni dettagliate in anticipo e leggere e capire le indicazioni o gli avvertimenti scritti. Devono avere familiarità con le attrezzature di lavoro necessarie e i dispositivi di protezione individuale e possedere sufficiente esperienza. Inoltre, i pericoli e le misure di sicurezza devono essere preventivamente discussi.  

La Suva offre una matrice di valutazione della situazione pericolosa del lavoro in questione. Sulla base della probabilità di accadimento e della gravità del danno, si può determinare se, e in quali condizioni (per es. sotto sorveglianza periodica), il lavoro in solitudine può essere svolto. Un attenzione particolare va rivolta alle esigenze in materia di protezione dei giovani e della maternità.   

I lavoratori possono rifiutarsi di svolgere un lavoro in solitudine non autorizzato. In cambio, devono informare il datore di lavoro se non si sentono fisicamente o mentalmente all'altezza del compito. Possono esigere di non iniziare il lavoro fino a quando tutte le misure di sicurezza previste e l'allarme via telefono o cellulare non siano effettivamente funzionanti in loco. Per le misure di pianificazione, la SUVA offre la lista di controllo "Persone tenute a lavorare da sole" che le aziende possono utilizzare per garantire la sicurezza di queste persone.